Maria Moller

Livet

LIVET è nato nel 1972 grazie a Carin Carlsson, fisioterapista svedese, e ora è diretto da Cristina Spreafico, la figlia. Le origini svedesi della signora Carlsson le hanno consentito di portare in Italia un modello di prevenzione e cura del mal di schiena allora sconosciuto da noi. Il centro si è quindi differenziato fin da subito dagli altri: il metodo LIVET, infatti, non prevede una tecnica dove memorizzare esercizi o suggerire correzioni e soluzioni precostituite, ma stimola l'attenzione sul corpo, sul suo funzionamento, affinché ciascuno possa diventare consapevole delle proprie potenzialità e limitazioni. Sperimentando il corpo, ascoltandolo e pensandolo si possono indurre cambiamenti che conducono a un benessere generale. Questo tipo di approccio al movimento corporeo è il risultato delle esperienze professionali e formative di Cristina, diplomata Isef e laureata in psicologia: mente e corpo non sono separabili. Il suo percorso si è ampliato con un corso di formazione a Parigi sul Metodo Feldenkrais, una specializzazione in Psicoterapia Gruppoanalitica e un diploma di perfezionamento all'Università di Milano sui modelli di ricerca nella formazione degli adulti. La ricerca personale e professionale, unita all'esperienza pratica di 30 anni, l'ha condotta a sperimentare e integrare numerose terapie e metodologie volte a consapevolezza e cura di sé. Attraverso la condivisione di questi temi con professionisti in fisioterapia, scienze motorie, psicologia e medicina è diventata certezza la convinzione di quanto sia importante, attraverso l'esperienza, rendere consapevoli le persone di come il corpo si organizza quando ci si muove. Quando c'è un problema è l'intera organizzazione psicocorporea a risentirne: creare connessioni nuove amplia e rinforza l'immagine che ciascuno ha di sé, sulla propria dimensione fisica e psicologica. In LIVET le discipline corporee, psicologiche e mediche collaborano per mettere il corpo e la mente in relazione.